Milano celebra designer internazionali e giovani talenti, tra creatività senza confini e capolavori sartoriali che hanno incantato il pubblico.
La GX Fashion Week 2025 ha trasformato Milano in un vortice di emozioni e stile, una notte in cui la moda non ha semplicemente sfilato, ma ha conquistato l’eternità.
Nei Chiostri di San Barnaba, lo spazio rinascimentale si è fatto tempio di un rito collettivo che ha celebrato la grandezza della creatività internazionale, lasciando il pubblico in lacrime e i critici senza parole.
A suggellare l’apertura della serata, le parole di Gentiana Dervishi, anima dell’evento, hanno commosso tutti: “Quello che abbiamo vissuto è stato molto più di una sfilata: è stata un’esperienza spirituale. Ogni stilista ci ha regalato una parte della propria anima, trasformando il tessuto in emozione pura. Gli applausi non erano rumore, erano battiti di cuore, erano lacrime che gridavano gratitudine. Ho visto il pubblico piangere, ho visto sorrisi pieni di luce. Ho dedicato questa edizione a Giorgio Armani, il maestro della moda mondiale appena scomparso, la cui eleganza e genialità hanno segnato la storia della moda e continuano a ispirarci ogni giorno. La GX Fashion Week ha dimostrato che la moda, quando diventa arte, non veste soltanto i corpi: accende l’anima del mondo.”
Il veterano Umberto Michele Perrera, a 87 anni e con 62 stagioni di passerelle, ha stupito con una collezione inedita firmata Sartoria Perrera: tagli impeccabili, linee rigorose e tessuti tecnologici che cambiavano con la luce, la dimostrazione che il tempo per lui non scorreva, ma si piegava alla sua arte.
Ðurđa Đukić ha incendiato la passerella con la sua maison Haute Couture, presentando abiti cattedrali, architetture di tessuti che sfidavano la gravità, un cataclisma estetico che ha fatto tremare le fondamenta del glamour milanese e che resterà inciso come una delle più alte espressioni artistiche mai viste in città.
La Griffe Academy di Tirana ha stregato la platea con i suoi giovani prodigi, ciascuno portatore di un universo personale e distintivo: Albano Pano ha scolpito silhouette che sembravano statue in movimento, rigore e visione fuse in un unico gesto creativo, trasformando l’essenzialità in eleganza assoluta; Renisa Lusha ha esaltato la fluidità e la femminilità con un linguaggio fatto di armonia e grazia, ogni abito un respiro leggero capace di raccontare emozioni intime e profonde; Estela Koni con il suo progetto Gold Woman ha sorpreso con una visione magnetica e potente, trasformando la passerella in pura energia visiva e regalando un messaggio di emancipazione e coraggio, un inno alla donna come icona contemporanea; Dorela Sinjari ha portato sulla scena l’imprevedibilità delle forme, sperimentando volumi e trasparenze che catturavano lo sguardo come un gioco infinito di illusioni, evocando un mondo sospeso tra realtà e sogno; Erisa Demo ha incarnato la leggerezza e il romanticismo con una delicatezza poetica che ha reso la passerella un giardino di emozioni, un sussurro raffinato che invitava alla contemplazione; Mimoza Alla ha dominato con teatralità e magnetismo, regalando apparizioni scenografiche intense e vibranti che trasformavano la passerella in un palcoscenico totale, irripetibile e memorabile.
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Creazione di Renisa Lusha |
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Creazione di Erisa Demo |
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Creazione di Mimosa Alla |
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Creazione di Gold Woman |
Dall’Albanian Design Academy sono arrivate interpretazioni altrettanto potenti e cariche di identità: Ezgi Özalan ha incantato la platea con creazioni che sembravano stratificazioni dell’anima, forza e fragilità fuse in un equilibrio misterioso, ogni abito un enigma poetico che trasformava il tessuto in emozione; Klarisa Vulaj ha sorpreso con linee grafiche e contrasti che hanno ridisegnato la percezione dello spazio, creando architetture dinamiche e prospettive nuove, un manifesto di audacia capace di lasciare un segno indelebile; Denisa Pace ha conquistato con un linguaggio ibrido e visionario, un mosaico ipnotico di suggestioni e materiali che mutava a ogni sguardo, trasformando la passerella in un caleidoscopio vibrante e inafferrabile.
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Creazione di Denisa Paca |
Dall’oriente Sora Watanabe ha orchestrato il successo della sua collezione con un team super specializzato composto da sarti, fotografi, videomaker e coreografi, ognuno essenziale per il risultato straordinario della GX Fashion Week. Sora ha trasformato i tradizionali kimono giapponesi in eleganti abiti senza tagliare né danneggiare il tessuto, valorizzando l’armonia tra tradizione giapponese e moda contemporanea. Conservando la forma e lo spirito originali del kimono, ha creato design innovativi che hanno celebrato sia il patrimonio culturale sia l’individualità di chi li indossava. Il suo concetto, noto come “Kimono Dress”, ha ricevuto elogi per l’approccio rispettoso alla tradizione e per l’appeal contemporaneo.
Subito dopo, Nina Tsiklauri, georgiana con anima italiana, ha conquistato la scena con il suo marchio Unique Milano, presentando creazioni gioiello che fondevano magistralmente la purezza della tradizione sartoriale italiana con un linguaggio contemporaneo audace e sofisticato, trasformando ogni modello in un capolavoro di eleganza e poesia, confermandosi come uno dei nomi più raffinati e visionari dell’intera manifestazione.
Il backstage è stato magistralmente diretto da Alessia Xhafa con l’ausilio di tutto lo staff APS Showteam, ormai consolidato nell’arte di trasformare ogni dettaglio in meraviglia e armonia, garantendo il perfetto svolgimento di ogni momento dietro le quinte. Gli artisti del make-up sono stati il cuore pulsante della scintilla di bellezza che ha illuminato la passerella, guidati da Alex Radulescu e dando vita ai meravigliosi capolavori di Dea Marchetti, Greta Presentino, SeforaLazarut, Larissa Petrosanu, Tina Sobudi, Sonia Manfra, Misha Ela e Sachie Kishihara, trasformando ogni volto in un’opera di luce e stile. A presentare l’evento è stato il blogger, comunicatore, podcaster e conduttore radiofonico Alessio Marrari, la cui voce ha guidato il pubblico attraverso ogni passerella con eleganza, ritmo e una capacità unica di trasformare ogni sfilata in un racconto emozionante, facendo vivere la magia della moda come un’esperienza totale.
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